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Giro 2009 Ecco le De Rosa di Petacchi e di Luca

26 apr 2009

de_rosa05Se bussate alla porta della Cicli De Rosa, a Cusano Milanino (a pochi passi da Milano) potrebbe capitare che ad aprire la porta sia Ugo De Rosa. Proprio lui. Quello che da oltre mezzo secolo ha fatto del marchio con il cuore un segno distintivo delle biciclette italiane. Bici richieste in mezzo mondo, oltre che in Italia.

De Rosa non è stanco di fare biciclette. Gli piace raccontare dei suoi corridori e delle piccole e grandi manie dei tanti campioni che hanno corso con le sue bici. «A Eddy Merckx mi capitava di fargli anche più di cento bici in un anno – racconta – una volta prima di una Parigi Roubaix se ne fece fare ben cinque. Piccole modifiche geometriche che andava sperimentando per cercare il meglio nelle sue sensazioni. Io lì a costruire e lui a provare. Poi, dei diversi modelli fatti scelse il primo. Ma almeno era sicuro di avere quello migliore».

Oggi De Rosa sponsorizza due Team molto importanti nel panorama italiano: Lpr e Acqua e Sapone. Di Luca, Petacchi e Bosisio da una parte, Garzelli, Paolini e Masciarelli dall’altra.

A pochi giorni dall’inizio del Giro d’Italia del centenario siamo andati proprio da De Rosa per scoprire le biciclette che utilizzeranno gli atleti delle due formazioni. Il telaio scelto per la squadre è il King 3, il top di gamma in carbonio della gamma De Rosa. Il nero domina nella grafica assieme al bianco e alle scritte. Per il Team LPR è prevista, poi, una finitura verde. Colore rosso per l’Acqua e Sapone. Di Luca potrà sfruttare un telaio leggerissimo realizzato partendo, appunto, dal progetto King 3: monoscocca anteriore e carro incollato.

Il telaio dato ai corridori si chiama King 3 RS. In questa versione il peso è stato ulteriormente abbassato ma, grazie all’ottimizzazione delle fibre la struttura non ha perso in rigidità. Anzi, se possibile ne ha guadagnato ancora. E sappiamo quanto Di Luca sia esigente in questo senso.

Ecco la bici nel dettaglio raccontata proprio da Cristiano De Rosa:

Uno studio ancora più speciale è stato fatto per la bici di Petacchi. Le forme restano le stesse del King 3 (anche qui in versione RS), ma si è lavorato per ottenere tutta la robustezza necessaria per Alessandro Petacchi. Tanto che per il suo telaio non si è andati sul monoscocca ma si è preferito assemblare direttamente dei tubi speciali, rinforzati, e rivisti anche nelle dimensioni per aumentare il momento torcente di ogni sezione.

Il risultato è stato strabiliante anche qui. Il telaio pesa appena 900 grammi ma è davvero a... prova di velocista. È ancora Cristiano De Rosa a descriverci le caratteristiche delle tubazioni scelte per Petacchi:

Ma prima ancora che dai test su strada è dal laboratorio prove di De Rosa che vengono fuori i responsi sulle qualità di un telaio. Durante la nostra visita da De Rosa abbiamo trovato un telaio di Petacchi proprio nella macchine dei test a fatica. «Si tratta del telaio che Petacchi ha rotto nella caduta alla prima tappa del Giro di Grosseto (si nota dalla fasciatura sul tubo superiore, ndr) – spiega De Rosa – e ne approfittiamo per verificarne le caratteristiche dopo che ha già percorso parecchi chilometri in corsa e in allenamento».

Nei test a fatica tutti i telai vengono sottoposti ai test necessari per legge. La macchina di De Rosa stressa i telai per ben oltre i 400.000 cicli necessari. «Arriviamo tranquillamente a 500.000 cicli – prosegue Cristiano De Rosa - e con un sollecitazione al movimento centrale di 400 Watt».

Ecco altre immagini dei dettagli delle biciclette. Cliccare sulle foto per ingrandirle e vedere la descrizione.

 

 

 


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