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Idea di una pedivella speciale? - 26 nov 2015

La bicicletta, nel suo fascino meccanico, è sempre uno stimolo di ricerca. Per quello lo scopo di questo sito è anche cercare idee e magari stimolare chi vuole provare a inventare qualcosa di nuovo. È il caso di Angelo, un nostro lettore, di cui vi sottoponiamo l'idea e la nostra risposta. Che possa essere da stimolo per altre idee? Intanto ecco a voi:

Buongiorno, ho ideato un nuovo sistema di pedale che dovrebbe dare un maggior rendimento nel pedalare e quindi ottenere anche una maggior velocità a parità impegno. Se desiderate visionarlo potete aprire il seguente link: http://pedivelladelmonaco.blogspot.it/ 
Grazie e distinti saluti
Angelo Del Monaco

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Buongiorno Angelo, 

abbiamo letto con curiosità la pagina che ci ha indicato ma non riusciamo a vedere il vantaggio del sistema.
Nel primo caso c’è un corpo elastico che si “carica” quando la pedivella viene spinga in giù e successivamente si “scarica” aiutando a richiamare la pedivella in su (corretto?).
In questo caso non ne vediamo l’utilità perché il sistema restituisce la forza che assorbe (anzi: meno perché ci sono gli attriti del materiale elastico) e comunque c’è l’altra pedivella che spinge favorendo il recupero di quella opposta.

Nel secondo, il sistema con il cavetto (di cui non abbiamo capito bene la meccanica) fa sì che una pedivella contribuisca a “richiamare” l’altra, corretto? Ma in questo caso è quello che fa già essendo le due pedivelle solidali tramite il movimento centrale…
Ma forse abbiamo capito male noi
Immagino che abbia già realizzato, anche a livello sperimentale, i sistemi da lei proposti. Potrebbe essere utile poterne visionare un filmato di funzionamento.
Intanto la ringraziamo per il contatto!

 



totale 4 commenti:

C'ho messo un po' a capire :D di: Filippo

che in questo caso la pedivella on fa il giro come in una tradizionale, ma una volta che non si spingi ritorna su dalla solita posizione, nel movimento centrale c'è una specie di ruota libera che sgancia la corona dal pedale lavorando solo in una direzione, giusto?

ri-boh? di: Max

.....?

PEDIVELLADELMONACO di: Angelo Del Monaco

Salve, sono Angelo Del Monaco e vorrei illustrare meglio la bici con la nuova pedivella. Una bicicletta normale per farla viaggiare occorre che il pedale quando si trova nella parte alta dobbiamo spingerlo giù. Questo significa che la pedivella parte con un rendimento zero e man mano che scende giù aumenta il rendimento fino ad arrivare al massimo rendimento nella posizione orizzontale. Da questo momento, siccome deve continuare a scendere, il rendimento diminuisce fino ad arrivare a zero. Ma se noi dividiamo in quattro sezioni l’arco che ha compiuto la pedivella possiamo dire che il primo tratto, che parte da zero e l’ultimo, che arriva a zero, hanno un rendimento molto inferiore alle altre due sezioni centrali. Allora ho detto eliminiamo le due parti estreme e facciamo in modo che il ciclista lavori solo nelle due parti dove il rendimento è molto più elevato. E’ così che è nata la nuova pedivella. E’ logico che se un altro ciclista non ha tale dispositivo dovrà lavorare molto di più per rimanere al fianco di chi ha la nuova pedivella, perché deve spingere il pedale anche quando il rendimento è quasi nullo. Con il cavo d’acciaio o con la corda elastica non cambia molto: con il cavo d’acciaio le pedivelle sono collegate, con la corda elastica sono indipendenti. Grazie per le osservazione e cordiali saluti Angelo

boh? di: max

Salve, faccio il meccanico di bicicletta da alcuni anni e ritengo di avere sufficiente cognizione di causa per poter esprimere un giudizio. Ho letto con attenzione le caratteristiche delle pedivelle illustrate, ma sinceramente non sono riuscito a capirne il funzionamento e nemmeno gli eventuali vantaggi che deriverebbero dall'adozione di questo meccanismo. Ricordando che la semplicità di ogni costruzione meccanica è alla base del buon funzionamento di ogni macchina, invito il sig. Del Monaco a fornire spiegazioni più esaurienti circa la soluzione proposta. Grazie in anticipo! Max