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Navigatori satellitari per bici, come funzionano e come usarli

31 ago 2009

20090823_1291In automobile ormai sono diventati di uso comune, chi gira più con lo stradario? In bicicletta vengono guardati con curiosità ma sono sempre di più i ciclisti che li stanno sostituendo al classico ciclocomputer.
Parliamo dei navigatori GPS. Il sistema di posizionamento satellitare reso possibile da una costellazione di satelliti appositamente progettati e sfruttati in diversi modi.

L’aggiornamento tecnologico, l’aumento di precisione degli strumenti e la riduzione di prezzo fanno di questi strumenti degli accessori di utilizzo quotidiano sempre più diffuso. Qui è possibile approfondire le informazioni sul sistema GPS.

GPS al posto del ciclocomputer

Ma perché pensare ad un sistema GPS invece del classico ciclocomputer da bici? Ne sostituisce tutte le funzioni ma, è vero, la differenza di prezzo ancora c’è. Con un navigatore satellitare si spendono cifre comunque al di sopra dei cento euro, mentre un ciclocomputer si può trovare anche a prezzi dieci volte inferiori (ormai se ne trovano anche nei grandi magazzini come elettronica di massa che viene realizzata da produttori orientali più o meno conosciuti).

Però con un navigatore satellitare si può fare molto di più di ciò che si fa con un ciclocomputer propriamente detto. Ma, soprattutto, è più comodo.

Tanto per cominciare dimenticatevi fili e magneti (vi pare poco?) il GPS da bici si monta sull’attacco manubrio o sul manubrio stesso ed è già pronto per l’utilizzo. Non c’è da montare altro sulla bici a meno di non avere accessori come il rilevatore di cadenza della pedalata. I modelli più sofisticati prevedono anche il rilevatore di frequenza cardiaca, ma in questo articolo ci limitiamo al puro e semplice GPS. Non c’è da pensare a diametri di ruote, raggi ed altre misure. Il GPS funziona pure se lo tenete in tasca.

Così come esce dalla scatola il navigatore GPS è già in grado di svolgere le funzioni di ciclocomputer. Il sistema di triangolazione satellitare permette di individuare la propria posizione sul terreno ma anche di fornire il dato della velocità attuale in maniera molto precisa. Altri dati rilevabili dallo strumento sono l’altimetria e la pendenza di una salita. Non mancano i dati relativi alla distanza percorsa.

Parliamo di precisione

Attenzione però, in questo caso c’è da considerare la possibilità di un margine di errore. La Terra, come ci insegna la geografia scolastica, non è perfettamente sferica (come sarebbe molto più comodo per un sistema matematico perfetto), è leggermente schiacciata ai poli ma, soprattutto, è irregolare. Qualcuno l’ha paragonata addirittura alla forma di una patata. Seppure questo paragone appaia esagerato, aiuta comunque, a capire il concetto.

Da questa irregolarità deriva l’imprecisione dei rilevamenti altimetrici. Va detto, comunque, che i navigatori GPS moderni riescono a ridurre il margine di errore man mano che stanno accesi e si utilizzano. Per cui non stupitevi se vedrete variare il dato dell’altitudine nei primi minuti di utilizzo.

A contribuire alla precisione dei dati rilevati è anche la quantità di satelliti sopra l’orizzonte a disposizione del navigatore. Se ci si trova in prossimità di un costone di una montagna, così come dentro casa, il numero di satelliti a disposizione può diminuire drasticamente e, con esso, la precisione del dato rilevato.

Navigazione

20090823_1292Disponendo di un GPS si ha molto di più di un ciclocomputer. Oltre ai dati classici di velocità, distanza, medie, eccetera, il sistema è in grado di registrare il percorso effettuato. Questo significa che, oltre a dire dove siamo al momento, lo strumento è capace di memorizzare il percorso fatto restituendo, una volta tornati a casa, la planimetria del percorso e, se previsto, anche l’andamento altimetrico.

Collegandolo ad un computer (più avanti vedremo come e con quali programmi) si potrà avere un diario accurato delle proprie uscite con tanto di dislivello complessivo.

Inoltre, nella piena funzione dei GPS, il navigatore può aiutarci a trovare la strada migliore per raggiungere una determinata destinazione.

Mappe e memorie

Perché il navigatore possa farci da guida nei nostri tragitti è importante che abbia, nella sua memoria, la cartografia necessaria.

Il sistema Garmin, quello più diffuso attualmente per bici (e che abbiamo preso come base per la realizzazione di questo articolo) dispone di diverse mappe. Chi va su strada può sfruttare le mappe stradali classiche nel dettaglio dei singoli paesi o dell’intero continente europeo (ovviamente ci sono anche le mappe per gli Stati Uniti e gli altri continenti, se progettate viaggi a lungo raggio). Sono disponibili anche, ed in continuo aggiornamento, anche le mappe dei percorsi in fuoristrada e dei sentieri delle singole regioni italiane molto utili per chi va in mountain bike e vuole scoprire nuovi percorsi.

20090823_1295Non mancano neppure le carte nautiche, chi è appassionato di mare può convertire facilmente il proprio GPS da bici in uno strumento perfetto per la navigazione.

Tutte le mappe possono essere aggiunte ai navigatori GPS tramite schede di memoria o da caricare direttamente nella memoria interna (piuttosto limitata per la verità) dello strumento stesso. La memoria interna, comunque, ha più lo scopo di registrare i dati personali e di navigazione istantanea che non le mappe vere e proprie.

Colleghiamolo al computer

È collegando il navigatore al computer che si possono comunque sfruttare appieno le possibilità del sistema GPS.

20090823_1294I navigatori Garmin, quando viene registrata un’uscita (basta avviare il timer dello strumento per avviare la registrazione) scrivono i dati in file .tcx nominato con la data del giorno. Questo file non è altro che un cosiddetto file xml con, all’interno, i tag di posizione e distanza che possono essere letti da vari programmi e convertiti in altri formati a seconda delle esigenze del ciclista.

Il riferimento, come abbiamo detto, è a Garmin. Gli utenti di questo marchio possono utilizzare dei programmi specifici come Garmin Training Center e Garmin Road Trip. Con il primo si possono archiviare le uscite fatte e preparare gli allenamenti (ma è possibile anche visualizzare i percorsi e il profilo altimetrico).

Con il secondo si possono, oltre che salvare i percorsi fatti, programmarne di nuovi inserendo i “waypoint” che sono i punti di passaggio obbligato che si possono impostare in un percorso predefinito tra un punto e l’altro.

Ma per programmare un percorso e analizzare i giri fatti e magari correggere i percorsi e convertire i file in altri formati ci sono una serie di programmi, assolutamente gratuiti, che possono tornare molto utili.

misuratori_potenza07Tra tutti segnaliamo soprattutto un software free (ma si può comunque ringraziare l’autore con una donazione) chiamato TCX Converter. È disponibile sia per piattaforma Windows, che Mac ma anche per Linux. Si tratta di uno strumento che permette di intervenire sui file dei percorsi modificandoli, unendoli e, soprattutto, convertendoli nel formato desiderato.
Ad esempio scaricando dal vostro navigatore il file TCX potete convertirlo in formato KML e visualizzare il percorso direttamente su Google Earth.
TCX Converter può essere scaricato da questo link.
Utile per analizzare i percorsi è anche il programma Cycle Atlasche consente anche di visualizzare le percentuali di pendenza nei vari tratti della salita. Anche questo programma (realizzato in Java) è utilizzabile su qualsiasi sistema operativo.

Cercando on line è possibile trovare anche altri software in grado di analizzare e programmare i percorsi.

Disegnare i percorsi con e trasferirli sul GPS

Proprio tramite le mappe di Google è possibile, poi, disegnare il percorso preferito avendo sempre sotto controllo la distanza totale.

Basta andare sul sito http://maps.google.com per accedere alle mappe on line. A questo punto basta andare al punto di partenza inserendo l’indirizzo nella ricerca e, di seguito fare clic destro sopra il punto trovato nella mappa. Nel menù contestuale che si apre si sceglie di creare un percorso e sarà possibile, allora, inserire la destinazione.

Una volta inserito e dato invio il sistema disegnerà il percorso più veloce. A questo punto, però, potremo modificare il percorso secondo le nostre esigenze creando dei punti di passaggio obbligati ai quali il sistema si “adeguerà” ridisegnando il percorso corretto e ricalcolando subito la distanza totale. Senza scendere nei dettagli dell’utilizzo di Google Mappe (on line si possono trovare diverse guide) una volta completato il percorso occorre ricavarne il link (c’è l’apposito tasto in alto a destra).

Inserendo questo link sul sito http://www.takitwithme.com/ è possibile salvare il percorso in file TCX da inserire direttamente nel navigatore per averlo disponibile nei tracciati da seguire.

Condividere i percorsi e scoprirne di nuovi

20090823_1293Siete abituati ad andare in vacanza con la bicicletta al seguito? Allora vi sarete sicuramente trovati in posti nuovi da esplorare e con il dubbio di dove andare. In questa situazione il navigatore GPS può essere un aiuto notevole.

Sì, perché come voi tracciate i percorsi delle vostre zone, altri tengono traccia dei loro, e magari proprio della zona dove siete diretti in vacanza. Grazie a internet condividere i percorsi è molto semplice. Ci sono siti specifici ma è interessante anche l’iniziativa messa in piedi da Garmin con il sito Garmin Connect.

Registrandosi su questo sito è possibile condividere i propri percorsi con gli altri utenti. Ovviamente è importante segnalare le località interessate perché possano essere trovate nelle ricerche.

Non è necessario condividere i propri percorsi per visualizzare quelli degli altri. Andando alla pagina http://connect.garmin.com/explore è possibile sfruttare il motore di ricerca interno per trovare i percorsi nella zona che vi interessa. Se non trovate subito quello che cercate non demordete. Vista la rapidità di diffusione di questi strumenti, l’archivio Garmin si sta ampliando molto rapidamente.

 

 Aggiornamento 26 aprile 2010

Segnaliamo, di seguito, altri due programmi che possono risultare molto utili per mantenere traccia dei propri allenamenti.

SportTracks è uno dei software più riusciti per la piattaforma Windows. Potete trovarlo e scaricarlo gratuitamente a questo indirizzo.

Trailrunner è invece un software nativo per ambiente Mac Os e può essere scaricato a questo indirizzo.

Entrambi sono in grado di operare direttamente con diversi strumenti GPS ma, ancora più semplicemente, possono operare direttamente importando i file in formato .gpx o .tcx scaricati dai diversi navigatori.

mappe iphoneI possessori di iPhone 3gs (il modello dotato di sistema gps), inoltre, possono sfruttare diversi programmi di memorizzazione del percorso in grado di restituire il tracciato e l'altimetria in formato .gpx. Tra gli altri, per questo dispositivo, segnaliamo GPS Stone, software gratuito dotato di buone funzionalità e scaricabile direttamente da qui (collegamento iTunes). Questo programma, una volta terminata la registrazione (cliccare sull'immagine a sinistra per ingrandirla), permette di inviarsi direttamente il file del percorso per email potendolo così importare nel programma utilizzato come diario GPS.



totale 5 commenti:

Commento di: GuidoRubino

Ricaricarlo mentre vai? Non serve, davvero. Ci sono uscito anche per diverse volte di fila senza mai ricaricarlo. E non sono quasi mai a rivato a meno di metà  batteria. Senza dire che basta collegarlo al computer per scaricare i dati che già  si ricarica...

Commento di: marcuzzer

ma esiste un modo per ricaricarlo mentre si viaggia (ho la dinamo nel mozzo li a far nulla la maggior parte del tempo :-) )

Commento di: Ugo

Segnalo un programma del tutto gratuito "Sport Tracks" reperibile in www.zonefivesoftware.com. Con questo è possibile scaricare i dati di tutti i Garmin ed il programma mostra il percorso direttamente su carte stradali o satellitari. Naturalmente vengono registrati anche i dati tipici dei ciclo computer. Funziona anche con i Polar, ma naturalmente snza dati GPS.

Commento di: alberto azzopardo

Bella la recensione !!! Mi permetto di segnalare un sito internet, dove è possibile in un colpo solo prepararsi il percorso con la cartografia google e poi scaricartselo nel gps o salvarselo in formato gpx. Provato ed è ottimo !! ecco il link: http://bikeroutetoaster.com/

Commento di: Andrea

Proprio un bell'articolo, complimenti! sarebbe bello in futuro venisse affrontato il discorso allenamento e creazioni di percorsi con la serie Edge :-)