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TEST - Vittoria Corsa G+ Tantissima tenuta con il grafene

07 feb 2016

Grafene, ultima frontiera. Quando era stato presentato il nuovo materiale quasi due anni fa il “claim” era questo. Il grafene è un materiale bidimensionale: un solo strato di atomi, in grado di dare caratteristiche molto evolute ai prodotti in cui viene inserito.

All'esordio si parlò subito di applicazioni con la fibra di carbonio. Vittoria, che è la prima azienda del settore a lavorare in maniera importante questo materiale, ha già presentato delle ruote realizzate con fibra di carbonio e grafene.

>>> vedi la presentazione di Vittoria sul grafene

Arrivano le gomme

Già ai tempi delle prime chiacchiere sul grafene con gli esperti di Vittoria e di Directa Plus (che porta avanti gli studi su questo materiale in collaborazione con Vittoria) fu proprio l'ingegner Giulio Cesareo, direttore di Directa Plus, a parlare di gomme: “Il vantaggio in una gomma è sia in termini di scorrevolezza che di tenuta – spiegava – perché gli atomi si dispongono diversamente a seconda delle sollecitazioni”.
Tradotto in termini pratici significa che le gomme con la mescola che comprende anche il grafene, risultano scorrevoli (e i test, non solo di Vittoria, lo dicono), ma anche con una tenuta di strada ottimale: in curva e in frenata la gomma aumenta il grip.

Con queste premesse (e tante aspettative) ci siamo apprestati a montare le nostre Vittoria Corsa G+, il top di gamma della casa lombarda che ci è stato fornito nella versione da 25 millimetri di larghezza.

Come tutte (o quasi) le gomme top di gamma il montaggio è molto facile: l'elasticità del materiale permette di fissarle al cerchio senza quasi utilizzare strumenti.

La nostra bici test montata con le Vittora Corsa G+. Risalta il colore para dei fianchi.

Su strada

Parlare di gomme e scorrevolezza, senza fare riferimento a test strumentali è sempre un azzardo. Ma certamente queste gomme non sono lente, anzi. Più facile apprezzarne il comportamento su fondi diversi e, soprattutto, in curva. Proprio per poter avere la massima evidenza delle differenze le gomme sono state montate sulla nostra bici test e su ruote già ben conosciute. Se si cambiano pure le ruote è molto più difficile se non impossibile poter dare un giudizio sul comportamento della gomma e sul grado di comfort che trasmette.
Certo, prima di pensare ai pregi del grafene, il comfort è il risultato diretto della sezione da 25 millimetri, misura ormai assurta a nuovo standard di riferimento e che permette alle gomme di rimanere più confortevoli anche se si esagera con la pressione.

La pressione giusta

Il tema è delicato e gli dedichiamo un paragrafo del nostro test, anche se non direttamente legato alla prova. Non possiamo dirvi, infatti, una pressione ottimale di esercizio. Questa è il risultato del peso del ciclista, anche della tipologia di ruota e, infine, dello stile di guida di chi pedala. Dirvi che le abbiamo gonfiate a 9 bar, piuttosto che a otto o sette e mezzo non avrebbe senso insomma. Però è importante trovare la pressione giusta per poterle sfruttare al meglio. C'è da dire che le gomme di alta gamma, e queste in particolare, perdonano bene degli eccessi di pressione. Anche a gonfiarle più del dovuto non si perde poi così tanto in tenuta. Ne sanno qualcosa i pro' che spesso prendono l'indicazione della pressione massima come riferimento di utilizzo.

A scanso di equivoci e per ridurre gli errori, Vittoria ha pensato bene di fornire un'applicazione piuttosto semplice per determinare la migliore pressione di utilizzo. Si installa su sistemi Android o IOS ed è facilissima da utilizzare.

>>> Vai all'app di Vittoria

Proprio pensando a possibili errori di utilizzo, una delle uscite di prova l'abbiamo fatta con le gomme… alla pressione massima. Ovviamente la bicicletta è risultata più “dura” rispetto al gonfiaggio ottimale, eppure il comportamento non è peggiorato poi molto, tenuta in curva compresa. E questo è un dato che ha piacevolmente impressionato. Altre top di gamma non rispondono così bene.

Non solo grafene

La prova è stata soddisfacente. Alla presentazione alla stampa delle nuove gomme, per dimostrare le caratteristiche antiforatura, è stato fatto pedalare un giornalista su una tavola chiodata. Avanti e indietro più volte senza che la copertura avesse a soffrire al di là dei normali taglietti che si procurano sul battistrada esterno (anche senza passare sopra una tavola chiodata). Davvero impressionante e qui il merito è certamente del Kevlar presente all'interno (che è probabilmente il responsabile dell'aggravio di 20 grammi – sempre per la misura da 25) nel peso totale della copertura rispetto agli Open Corsa Evo CX che si possono considerare i precedenti top di gamma di Vittoria. Ma se è il prezzo da pagare per tanta resistenza alla foratura potrebbe valerne decisamente la pena. Corridori compresi.

Il battistrada si presenta con una fila di scanalature parallele che si diradano nella zona centrale, quella soggetta a maggior consumo. Un disegno voluto per ottimizzare la tenuta in curva e non certo per problemi di aquaplaning che è certamente un problema più che remoto (a meno che non pensiate di pedalare a velocità automobilistiche e oltre).

Il prezzo di acquisto è di 69,99 euro.

Informazioni: http://www.vittoria.com/

 

 

Vittoria G+ Test