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Freni a disco in arrivo, e ora che compro? - 29 apr 2015

Luciano da Milano - 29 apr 2015

Gentile redazione,

dunque l'UCI approverà l'utilizzo dei freni a disco in corsa nel 2016, una volta definiti i dettagli normativi dopo la sperimentazione. Sembra di capire che tutti i problemi, non da poco, saranno risolti presto. Perché mai allora un appassionato dovrebbe prima del 2016 spendere non pochi soldi per una bici da corsa nuova quando sarà svalutata di colpo all'apparire di questi indispensabili freni a disco che comportano un diverso assetto del mezzo?

Intanto l'Astana continua a utilizzare il cambio meccanico pur non essendo priva di risorse.

Grazie e cordiali saluti

Luciano 


Caro Luciano,

è vero, al di là dei regolamenti, degli adeguamenti e dei problemi più o meno tali, siamo di fronte ad un passaggio epocale. Un po’ come quando si annuncia qualche nuovo modello di computer e allora si bloccano gli ordini per i vecchi. Difficile gestire il mercato a questo punto e le aziende corrono ai ripari annunciando le novità all’ultimo. In questo caso, però, la situazione è diversa. Tanto per cominciare tutti i marchi più importanti hanno in catalogo almeno un modello di bicicletta con freni a disco. Quindi, chi si prepara ad un nuovo acquisto, può già indirizzarsi verso il nuovo. Ma non pensiamo nemmeno che diventeranno improvvisamente vecchie tutte le biciclette con freni tradizionali vendute fino ad ora. Il passaggio sarà graduale e richiederà sicuramente qualche anno. Difficile anche immaginare un’influenza importante sul mercato dell’usato. I prezzi, lì, sono sempre dipendenti da una quantità di fattori, certamente se ne aggiunge un altro. Probabile che qualche rivenditore, ritirando l’usato, avrà un argomento in più per valutarlo meno.

Lo scotto del passaggio tecnologico si assorbirà presto. C’è da scommettere che, d’ora in poi, aumenteranno i modelli di ruote per freno a disco. L’unico rischio che potrebbe esserci in un futuro più o meno immediato è la diversificazione degli standard per inseguire soluzioni innovative (di cui il mercato già parla da un po’) per velocizzare il cambio ruota. Ma questo sarà comunque un prezzo da pagare sempre all'evoluzione tecnologica, un po' come gli standard da 9, 10 e 11 velocità per le trasmissioni. D'altra parte se si aspetta sempre l'ultima novità non si procederà mai all'acquisto.
Sul cambio elettronico o meccanico ne abbiamo parlato: sono scelte personali dei personali e non solo. La stessa Campagnolo propone entrambe le versioni dei gruppi sul mercato. Alla fine è la dimostrazione dell’efficacia di entrambi i sistemi.