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Modular Uno per pista e cronometro. Anno 1987

Nella prima metà degli anni Ottanta si poteva osare. Il ciclismo aveva voglia di rinnovamento e si cominciavano a sperimentare materiali nuovi. Soprattutto si sperimentavano forme diverse per le biciclette. Il Record dell'Ora di Moser fu un esempio. Poco dopo uscì il gruppo C-Record di Campagnolo.

Erano gli anni in cui pure Andrea Pesenti, con Cinelli, tirava fuori la Laser.

In questa foto vediamo un esempio della creatività di Pesenti (tutt'ora al lavoro: ha rifatto la Laser in acciaio e ne ha presentata una versione in carbonio).

Questa è la bicicletta chiamata Modular Uno. Talmente avveniristica da sembrare perfettamente attuale. Una delle prime realizzate in fibra di carbonio monoscocca. L'abbiamo “scovata” alla fiera di Firenze (BiciFi). Una forcella aerodinamica con forma “a pantografo” come l'aveva definita lo stesso Pesenti. Manubrio in un pezzo unico. Ed erano ancora gli anni Ottanta. La bici ha visto la luce nel 1986, al Salone di Milano, ed è stata utilizzata nel 1987. Il cartello espositivo riporta erroneamente l'anno 1983.

«Nel 1983 avevo iniziato a progettarla – conferma Andrea Pesenti – ma era ancora uno schizzo su un foglio di carta.

«Mica facile fare una forcella a quel modo in quegli anni lì – continua – quella era una delle prime che non si rompevano». La dice ridendo, ma la sa lunga.

E sottolinea un'altra caratteristica di quella bicicletta: si poteva decidere la dimensione della ruota anteriore: da 26” o da 24” a seconda dell'utilizzo da farne. Nelle cronometro a squadre, ad esempio “il quartetto” si tendeva a usare la ruota più piccola per far stare i corridori più vicini e quindi più aerodinamici.

In più poteva essere adattata sia all'utilizzo su pista (come nella versione in foto) che su strada, semplicemente sostituendo il forcellino posteriore.



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