--2008
Nomi che siamo abituati a leggere sulla Bibbia o, più drammaticamente, come scenario di una guerra senza fine. Ma Israele è anche vita quotidiana e... ciclismo. Sà¬, anche qui la passione dilaga e le iniziative non mancano. E non mancano neppure i percorsi tant'è che le biciclette "serie" sono sempre di più. Per chi va in bicicletta, ma anche in mountain bike, può essere un vero paradiso.
Ecco il report proposto da Daniel, un lettore di Cyclinside.com che in Israele ci vive e ci pedala.
Ciclismo in Israele.
Il mondo occidentale è abituato a sentir parlare d'Israele, di solito, sotto l'aspetto d'un paese in continuo stato d'allerta, con attentati e scontri di frontiera.
Anche se questo è in parte vero, vorrei presentare un altro aspetto del paese.
Negli ultimi anni lo sport delle due ruote ha avuto una “escalation†quasi impressionante, il numero d'israeliani che si dedicano a questo sport continua a crescere di giorno in giorno nei due rami, quello della bici da corsa e quello della “mtbâ€.
In particolare nei fine settimana, il numero di bici che si vedono per le strade e lungo i sentieri è enorme; uscendo presto, al mattino del sabato, la maggioranza delle macchine che si incontrano sono cariche di biciclette che si stanno dirigendo verso i vari punti di raduno, raduni di quelli che vogliono fare solo dell'attività fisica, fare lunghe o brevi gite lungo i vari sterrati, gare ecc.
La configurazione geografica di questo piccolo paese offre un scelta infinita di opportunità , calcolando che si può, con la macchina, percorrere in lungo il paese, dal confine nord fino al mar Rosso a sud, in alcune ore, nulla è troppo distante.
Nel nord si trovano dei bellissimi paesaggi montuosi e pieni di boschi poi scendendo verso il centro ancora belle salite e falsi piani poi arrivando a sud si apre un paradiso di percorsi, in particolare per le “mtbâ€.
Per i patiti del “mtbâ€, oltre ai classici percorsi simili a quelli come ci sono in Italia, se si va a sud nelle zone più desertiche si trovano dei percorsi bellissimi, molto interessanti sia dal punto di vista tecnico che da quello storico-paesaggistico.
La zona permette di battere le piste seguite da secoli dai mercanti provenienti dall'Africa verso il mediterraneo, incontrare rovine dell'epoca biblica, villaggi dei Nabatei ed altre popolazioni che abitavano questa regione. In particolare qui si possono fare delle bellissime pedalate notturne, con il paesaggio illuminato solo dalla luna, un'esperienza unica con la possibilità di pernottare in campi di tipo beduino, dove ti servono un pasto caldo tipico, dormi qualche ora nel sacco a pelo e poi all'alba riprendi il cammino nelle ore fresche. Uno di questi percorsi notturni e, tra i più popolari tra i bikers israeliani, è quello che si trova nei pressi della biblica Sodoma, vicino al Mar Morto che chiamano: il percorso della “Grotta della Farinaâ€. Il nome deriva dal fatto che il terreno è calcare molto friabile, per cui alla fine del percorso semtbri più un fornaio che un ciclista, uno dei tratti più avvincenti-divertenti è una stretta gola nel calcare che ricorda molto il percorso per le gare di “bobâ€, dove, molto spesso, nelle curve ti arrampichi sulle pareti come con lo slittino, alla fine ci si raduna vicino al falò a fare colazione e attendere il meraviglioso spettacolo dell'alba sul Mar Morto.
Un grande vantaggio per noi ciclisti qui è il clima, pochi giorni di pioggia, temperature relativamente miti d'inverno, più problematica l'estate quando bisogna uscire spesso all'alba per non ritrovarsi a pedalare nelle ore troppo calde (oltre i 36°C).
Per parlare un poco di dati posso dire che in Israele, con una popolazione di circa 6milioni di abitanti, il mercato ciclistico gira intorno ad alcuni milioni di dollari all'anno, nei vari siti internet dedicati si organizzano ogni settimana decine e decine di gruppi per radunarsi in diversi percorsi, da quelli per principianti con famiglia a quelli per i più aggressivi che fanno DH o FreeRide e per le bdc allenamenti di svariati Km.
In oltre, gli iscritti al sito internet “Groopyâ€, uno tra i più popolari, hanno sviluppato la tradizione di organizzare raduni serali per mtb, durante i quali si pedala tra i vari parchi e i sentieri della periferia urbana per circa 2-3 ore poi ci si siede in un bar-pab per un boccale di birra e due chiacchiere poi la mattina dopo normalmente a lavoro, la scusa è quella di non far passare troppo tempo inattivo tra le pedalate del fine settimana.
Quando esci al mattino del fine settimana, sulle strade incontri sia ciclisti solitari che varie squadre che si allenano. Anche quando esci da solo molto presto ti trovi in compagnia di altri ciclisti e si formano piccoli plotoni, quando ti fermi per una piccola riparazione, tipo foratura, quasi ogni ciclista passante ti offre la sua assistenza. In pratica sembra che sia diventato proprio uno degli sport nazionali che più accomuna.
Si disputano gare nazionali a punti e di coppa, della Federazione Ciclistica iscritta al UCI, per le varie categorie, “Pulciniâ€, “Junioresâ€, “Adulti†(fino a oltre 60 anni) e “Eliteâ€, in oltre vengono svolti durante l'anno raduni popolari a vario sfondo, ai quali partecipano centinaia di ciclisti, comprese famiglie. Tra i più popolari c'è “Il Giro del Lago di Tiberiade†che chiama oltre 1500 partecipanti su due tipi di percorsi: 67 Km su strada o 25 Km di sentieri per mtb, in oltre c'e` il “Pedala Israeleâ€, una specie di Gran Fondo, non agonistica, di tre giorni che con tappe di quasi 200 Km giornalieri percorre tutto il paese, dal confine libanese al nord fino alla città di Eilat sul mar Rosso.
Non è ancora la tradizione italiana ma la direzione è giusta.
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