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20 Giugno - I forzati della strada nelle Marche

In basso il resoconto della manifestazione.

Il ciclismo storico passa il Rubicone. Anche le Marche varano una manifestazione riservata ai nostalgici del ciclismo d’epoca: “i Forzati della Strada” si ritroveranno il 20 giugno a Montottone, in provincia di Fermo.
La manifestazione cicloturistica è aperta a tutti quelli che amano profondamente il ciclismo e vogliono condividere il piacere di viaggiare nel tempo, alla ricerca delle radici e delle emozioni dello sport più bello e coinvolgente del mondo. Lontani dall’agonismo estremo che si respira sempre più spesso fra i cicloamatori.
Possono partecipare anche coloro che pur non avendo l’equipaggiamento d’epoca vogliono provare l’emozione del ciclismo d’antan.
Due i percorsi per questa prima edizione de “i Forzati della Strada”: km 40, per i meno preparati, e km 80 per i più ‘agguerriti’. Le strade bianche, per circa metà dei chilometri da percorrere, sono in buono stato. Il percorso è quello tipico dell’entroterra marchigiano, un continuo saliscendi completamente immerso nella natura.
La quota d’iscrizione è di 10 euro. La quota comprende il pranzo, i ristori, il servizio docce e il pacco gara, solo per i primi 250 iscritti. Per ovvie ragioni organizzative, il pranzo sarà offerto solo a coloro che si iscriveranno entro il 10 giugno. Per chi si iscrive dopo tale data la quota è di 6 euro, ma senza pranzo e pacco gara.
In stile nostalgico anche il pranzo, con alcuni piatti della cucina tradizionale fermana, che affonda le sue origini nella civiltà contadina: Vincisgrassi, Fagioli con cotiche, ciauscolo, olive fritte, frutta, vino Rosso Piceno della Cantina Terre Picene e vino cotto.

Tanti i premi, individuali e alle squadre, distribuiti a chi interpreta al meglio lo spirito della manifestazione.
La prima edizione de “i Forzati della Strada” è dedicata a Fausto Coppi, nel 50° anniversario della morte. Il Campionissimo sarà il protagonista di una mostra e, un suo ritratto, realizzato appositamente da un artista, sarà riprodotto sugli oggetti donati ai partecipanti (litografia-diploma, bottiglia di vino e t-shirt).
Il nome “i Forzati della Strada” è un omaggio a quei corridori che hanno contribuito a creare la leggenda del ciclismo. “Les Forcats de la route” fu coniato dal celebre giornalista francese Albert Londres nel 1924. Appena tornato da un viaggio dentro le colonie penali della Cayenna, venne inviato da quotidiano Le Petit Parisien al seguito del Tour de France. Dopo qualche giorno, Londres, completamente digiuno di ciclismo, osserva la similitudine tra la vita e le sofferenze dei condannati ai lavori forzati e quella dei corridori. Il titolo annunciava un’intervista ai fratelli Pelissier subito dopo il ritiro dal Tour.
Alla manifestazione sarà affiancato il raduno degli ex corridori marchigiani.
Montottone è un antico e importante centro per la produzione delle ceramiche. Il paese è un suggestivo borgo medievale dell’entroterra, a 26 chilometri dal mare.
 
Info: www.iforzatidellastrada.it
E-mail: info@iforzatidellastrada.it
Telefono: 349 81 10 419

Ecco il resoconto della manifestazione

http://www.cyclinside.com/upload/Category_10/Sector_39/Holder_3999/Content_2417/auto_ciclista.JPG

Anche la pioggia si è fermata per guardare il folto gruppo di ciclisti d’altri tempi che domenica 20 giugno pedalavano per le strade bianche del Fermano, nelle Marche. Un filmato da Cinegiornale visto a colori e vissuto in presa diretta, tanto da creare quell’atmosfera di sospensione che può generare un viaggio nel tempo. La prima edizione de “i Forzati della Strada” è stata dunque una cartolina dal passato, ma con i brillanti colori del presente al posto della monocromia color seppia. La clemenza del meteo è stata decisiva per la riuscita della manifestazione: mezza giornata di tregua fra un temporale e l’altro di una bizzarra primavera. Quasi tutti “forestieri” il centinaio di partecipanti (molti hanno rinunciato alla trasferta a causa del maltempo incombente), a questa Gran fondo di cicloturismo storico, a carattere nazionale, che sono andati alla scoperta delle stradine bianche che si dipanano dalla valle dell’Ete Vivo: un patrimonio paesaggistico sconosciuto e la traccia di un passato, ormai dimenticato, che bisognerebbe tutelare.
I ciclisti sono partiti da Montottone scortati da moto e auto d’epoca, fra le quali la mitica 600 multipla, era l’ammiraglia dei bei tempi andati, e un camioncino in legno che fungeva da carro scopa. I corridori “d’epoca” sono arrivati fino a Montelparo, risalendo una strada bianca di ben 8 chilometri. Nel paese panoramico si sono ristorati all’interno del Museo della bicicletta.
Tantissimi i premi per i partecipanti, fra i quali 10 tubolari Vittoria e due paia di scarpini stile retrò di Marresi. Sono state gratificate dieci squadre e i sei migliori interpreti del ciclismo storico: il primo premio è andato al milanese Giorgio Minora, con una bici Legnano del 1938, lo stesso modello con il quale Gino Bartali trionfò nel suo primo Tour de France, e la maglia tricolore di Alfredo Binda del 1929. Al secondo posto, a pari merito, gli ex professionisti degli anni ’50 Angiolino Piscaglia (in sella alla sua Ganna con la maglia Ghigi) e Amerigo Severini, vice campione del mondo e più volte campione d'Italia del ciclocross, (in maglia tricolore e con la fedele Bianchi). Inoltre, fra tutti i partecipanti, sono stati estratti a sorte ben 18 premi in natura, tutti prodotti tipici locali come scarpe per uomo e donna, ciauscoli, Vino, Maccheroncini e due paia di scarpini per ciclista, stile retro, offerti da Marresi. Ai vincitori un’antica brocca contadina, il manufatto tipico di Montottone. Fra le manifestazioni collaterali spiccava la mostra di memorabilia , sempre di argomento ciclistico, di Giorgio Mancini, altro ex professionista di un ciclismo che non c’è più, anche lui presente a onorare i "Forzati".
Straordinario il pranzo d’epoca, non poteva essere altrimenti, cucinato in casa dalle impareggiabili cuoche della Pro Loco di Montottone. Il sapore antico dei Vincisgrassi preparati alla maniera contadina, senza besciamella, e i fagioli con le cotiche hanno estasiato il palato dei ciclisti e delle famiglie che li avevano accompagnati. Prosciutto, ciauscolo e olive fritte hanno completato la pietanza prima di passare al dessert costituito da biscotti al mosto cotto accompagnati dal vino cotto.
Importante e decisivo, per la riuscita della manifestazione, il sostegno di alcune imprese del Fermano, molto apprezzato quello delle aziende agroalimentari, a partire da “Terre Picene”, che ha fatto conoscere e gradire il Rosso Piceno ai tanti convenuti, e ”la Campofilone” con la pasta sfoglia utilizzata per preparare i Vincisgrassi. L’Ilca ha fatto gustare i suoi saporiti Ciauscoli e l’Azienda agricola Belvedere il profumato olio extravergine di oliva, mentre la Garden Fruit ha offerto la frutta di stagione. Indispensabile anche il contributo di alcuni Enti e aziende come la Banca delle Marche, Digitype graphic print, Plastica 9000, guardolificio C3, Arte Modelli, Dancing la Fontana e Conti pubblicità mobile.
Così, la manifestazione, a cavallo fra sport e turismo, è diventata un’autentica vetrina per le prelibatezze della cucina tradizionale Fermana e una straordinaria promozione per l’intero territorio.
Questa sorta di “numero pilota” de “i Forzati della Strada” viene archiviato con successo. Ha anche avuto il merito di portare il nuovo fenomeno del ciclismo storico nel Centro-Sud del Belpaese.