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Come scegliere il movimento centrale

02 gen 2009

Siete indecisi nella scelta? Leggete qui. Questo articolo prende spunto da alcune domande arrivate nella sezione Domande e Risposte di questo sito. L'aumento dei componenti in circolazione, dei marchi, e delle idee pone il ciclista di fronte a nuove scelte che incuriosiscono ma, inevitabilmente, creano un po' di confusione per chi sta pensando ad un nuovo acquisto.

Ieri e oggi Le calotte regolabili
Una volta c'era il movimento centrale a perno quadro. L'asse era tenuto in posizione da calotte che andavano opportunamente regolate per avere tenuta e scorrevolezza ottimali.

Cartucce
Poi sono arrivati i movimenti a cartuccia: non c'era più da perdere tempo in regolazioni che rischiavano, se mal eseguite, di rovinare le calotte e quindi compromettere il funzionamento del movimento centrale. Si montavano le calotte e si inseriva la cartuccia: fatto. Un bel guadagno di tempo e un aumento in durata: le cartucce sigillate  avevano (e hanno) barriere quasi insormontabili per polvere e umidità.

Addio perno quadro fsa-isis
Il passo successivo è stato l'abbandono del perno quadro. La ricerca della rigidità  ha individuato in questa interfaccia la prima parte da modificare per migliorare la trasmissione dell'energia dalle pedivelle. Sono nati allora l'Octalink e il sistema Isis. Benché diversi tra loro si basano sullo stesso principio: aumentare le superfici in contatto tra movimento centrale e pedivelle. E il guadagno c'era.

Perno passante
Il movimento centrale, anche nelle versioni a cartuccia, funziona con un asse che ruota sostenuto da due cuscinetti posti ad una certa distanza tra loro. Vien da sé che aumentare questa distanza significa dare una base di appoggio maggiore all'asse a tutto vantaggio della stabilità  del sistema. Ecco quindi nascere i sistemi a perno passante e con calotte esterne al movimento centrale. L'idea ha avuto, ed ha tutt'ora, un successo notevole. Lavorando sulla semplicità  del montaggio si è potuti arrivare rapidamente anche ad un sistema facile da montare e da manutenere. àˆ il sistema attualmente più diffuso nelle biciclette attuali.

Una variante: l'Ultra Torque
L'idea è stata di Campagnolo e si tratta di una convergenza di ricerche. Da una parte la ditta vicentina doveva svecchiare i suoi sistemi rimasti al perno quadro, dall'altra doveva trovare una soluzione che fosse originale, efficace e brevettabile… al di là  dei brevetti già  presenti sul mercato. Si sa, infatti, che quando qualcuno inventa qualcosa di nuovo sul mercato, provvede ad erigere intorno al proprio prodotto un muro di brevetti che spesso diventa invalicabile a soluzioni troppo simili. Il sistema Ultra Torque si basa sull'accoppiamento di due semi perni fissati saldamente alle due pedivelle, all'interno della scatola del movimento centrale. Il vantaggio di questa soluzione è nell'aver tolto alla pedivella sinistra l'onere dell'innesto con l'asse a tutto vantaggio della compattezza e del fattore U.

Il BB30bb30.jpg
In ordine cronologico è l'ultimo arrivato. Il BB30 si è posto l'obiettivo di riportare i cuscinetti all'interno della scatola del movimento centrale ma senza perdere in rigidità . La soluzione è stata trovata realizzando un sistema con asse oversize (30 millimetri appunto) da inserire in un telaio dotato di scatola del movimento maggiorata e in grado di accogliere cuscinetti di maggiore diametro. L'aumento di rigidità  ottenuto dai cuscinetti più grandi e dall'asse oversize assicura l'incremento della solidità  del sistema. Come regolarsi nella scelta? Intanto occorre ricordare che se si dispone di un telaio con scatola del movimento centrale tradizionale si deve escludere a priori un modello con il BB30. Altrimenti bisogna prendere in considerazione soluzioni personalizzate. C'è da dire, poi, che sempre più costruttori offrono la possibilità  del movimento oversize come opzione alla scatola tradizionale. C'è anche chi realizza direttamente due linee differenti di telai con o senza il BB30 proprio per dare il massimo della libertà  di scelta ai propri clienti. Si può tornare indietro? Chi acquista un telaio con il BB30 non è comunque tagliato fuori dall'impiego si sistemi tradizionali. Sono infatti disponibili sul mercato (forniti dai telaisti o dagli stessi costruttori di componentistica) dei riduttori da inserire nella scatola del movimento centrale per consentire il montaggio dei movimenti di tipo tradizionale. Perfetto quindi? Sଠe no. Va comunque messa in conto una perdita di rigidità  di un movimento centrale con degli adattatori che, oltre ad aumentare leggermente il peso del sistema, sono comunque un componente in più che può essere fonte di una pur minima dispersione.



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