Fulcrum 2010, Red Zone completa la gamma con i modelli da Enduro e Freeride
Fulcrum 2010, Red Zone completa la gamma con i modelli da Enduro e Freeride
13 feb 2010
Fulcrum e mountain bike stanno diventando un binomio sempre più importante. Anche per il 2010 il marchio vicentino rilancia con le ruote e se l'anno scorso aveva presentato un catalogo davvero molto ampio, quest'anno si è lavorato sulla rifinitura dei modelli, andando a completare la gamma soprattutto per quanto riguarda il settore Enduro.
Per la presentazione dei nuovi modelli, Red Zone e Red Zone XLR, Fulcrum ha scelto una cornice d'eccezione, la Val Gardena. Qui i giornalisti invitati da tutto il mondo hanno potuto toccare con mano e testare sui diversi percorsi appositamente tracciati, le nuove ruote.
I due modelli sono stati sviluppati assieme a corridori specialisti di Enduro e Freeride e non temono salite ma neppure salti e discese. Un carattere molto deciso e rispecchiato anche dalla veste grafica ricercata.
Nelle due versioni le Red Zone sono molto simili, ma alla XLR sono stati dedicati raggi tondi, in alluminio con sezione maggiorata che rendono la ruota particolarmente adatta ai percorsi più difficili.
Particolare del cerchio e dei raggi delle Red Zone XLR
«Il cerchio è in alluminio classe 21 – spiegano i progettisti Fulcrum – dove il numero sta ad indicare la distanza interna tra le spalle del cerchio». Significa che queste ruote sono in grado di montare un assortimento ampio di coperture in quanto a misura della sezione. La tecnologia Ultrafit permette anche il montaggio di coperture tubeless di standard UST. Il profilo del cerchio è da 24 millimetri
Sul cerchio, tra raggio e raggio, sono state effettuate delle fresature di alleggerimento che hanno permesso di contenere il peso delle ruote a fronte di una robustezza di tutto rispetto. Il risultato finale parla di 1.705 grammi per la versione XLR e 1.750 per la Red Zone “liscia” dotata di raggi in acciaio inox (sempre nel numero di 24 sia per l'anteriore che per la posteriore).
Entrambi i modelli sfruttano il montaggio dei raggi secondo la tecnologia 2:1 Two-to-One Spoke Ratio. Si tratta, in sostanza, di avere il doppio dei raggi sul lato della ruota libera sul posteriore, in modo da contenere l'allentamento dei raggi dovuto alla trazione del pacco pignoni o alle sollecitazione della frenata (le Red Zone sono previste solo per freno a disco).
La scelta verso la robustezza riguarda anche i mozzi di dimensione maggiorata. Per la ruota anteriore è previsto il perno passante nella classica versione da 20 millimetri o nella più recente da 15. perno passante anche per il mozzo posteriore, da 12 millimetri in questo caso, ma è comunque disponibile l'alternativa dello sbloccaggio rapido. Il funzionamento dei mozzi è affidato a cuscinetti industriali con doppia guarnizione.
Ulteriori informazioni su www.fulcrumwheels.com
Ecco una carrellata di immagini delle nuove Red Zone di Fulcrum. Si noti, nella prima immagine, come anche il raggio (nella versione XLR) sia sfacettato per essere tenuto fermo mentre si agisce sulla nipple. Questo perché, avendo i raggi a testa dritta, si rischierebbe di far ruotare anch'essi.
Il team Fulcrum che ha organizzato l'evento a S. Cristina, in Val Gardena
Un downhiller insolito: Gilberto Simoni testa le nuove ruote
Shaun O'Connor downhiller australiano del team Iron Horse Playbikers e special tester per Fulcrum
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