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TEST - Canyon Endurace AL, buona tecnologia spendendo poco

12 mag 2015

Abbiamo parlato di alluminio nei mesi scorsi dicendo di come la sua comodità sia soprattutto un fattore di geometria. È un materiale “duro” di base e occorre tenerne conto, per quello bisogna giocare sapientemente sulla geometria per farlo più o meno comodo. Non è un caso allora la scelta della bicicletta di questo collaudo. La Endurace AL di Canyon è la bicicletta che il ciclista agonista rischia di guardare con sufficienza. E farebbe uno sbaglio.
Seguiteci e vi spieghiamo perché.
Tanto per cominciare diciamo subito il prezzo. Con le Canyon è una caratteristica da non trascurare e questo modello, così come lo vedete nelle foto, arriva a sfiorare i mille euro. Il listino, nella logica del marketing, dice 999,00. Siamo lì, ed è decisamente ottimo.

Il telaio

Alla base c’è un telaio in alluminio dalla forma neanche troppo convenzionale in lega 6061, Ovviamente non ci aspettiamo lavorazioni da top di gamma, ma il comportamento del materiale è più che soddisfacente rapportato al livello di prodotto. La resa meccanica si gioca anche sulle forme. Non si tratta di tubi tondi, ma sagomati secondo una logica precisa, L’obliquo è squadrato, il piantone conico, con parte più larga e schiacciata in corrispondenza del movimento centrale, il tubo superiore si assottiglia verso il nodo di sella. Anche le sezioni che compongono il carro giocano la loro parte. I foderi bassi si caratterizzano per la dimensione abbondante: devono trasmettere la forza e vanno bene così, con un momento torcente importante. Più sottili i pendenti. Seguono il disegno sottile che la casa tedesca chiama VLCS e che si esalta con la fibra di carbonio. Qui, con l’alluminio, il materiale ha un comportamento diverso ovviamente e a compensare ci pensano la geometria e i componenti. Il telaio ha un peso importante: 1.350 grammi e certamente influisce sul peso finale della bicicletta, ma basterebbe intervenire sulla componentistica per ridurlo già drasticamente. E comunque si tratta di un peso non eccessivo. Fino a non troppi anni fa, sugli otto chilogrammi, pesava una bicicletta top di gamma.

Geometria

L'occhio allenato già la coglie, ma è salendo sulla bicicletta che si nota che c'è “qualcosa di diverso” rispetto alla classica geometria di bicicletta da corsa che va per la maggiore. Canyon ha interpretato bene il materiale del telaio, la geometria non può trascurarne le caratteristiche, pena la costruzione di una bicicletta che può risultare drammaticamente scomoda. I 41,5 centimetri di lunghezza del carro (la distanza tra il movimento centrale e il mozzo posteriore) dicono di un'impostazione decisamente più rilassata ed è bene che sia così: si sfrutta al meglio la dimensione dei pendenti posteriori. Certamente la bicicletta perde qualcosa nella risposta, chi è abituato a telai più corsaioli noterà una maggiore lentezza nell'impostazione della curva. Tuttavia è anche questione di abitudine. Lo stile di guida si adatta rapidamente alla nuova situazione e già dopo pochi chilometri si apprezza, anzi, la comodità del telaio. Ebbene sì, comodità e alluminio possono andare d'accordo.

Componenti

Esagerato il 32? Con il 34 davanti si sfiora il rapporto 1:1, roba da mountain bike e infatti il cambio posteriore ha il bilanciere lungo per poter gestire tanta differenza di catena. Ovviamente si può decidere di montare anche un pacco pignoni differente, magari da comprare a parte e da alternare a quello di serie che non può essere cambiato (la logica Canyon è molto rigida, d'altra parte il prezzo è basso anche per l'ottimizzazione delle scelte dei montaggi.
Il pacco pignoni va da 11 a 32 denti. Una differenza enorme che si ripercuote nell'assortimento dei pignoni. Si sente parecchio la differenza quando si agisce sul cambio e certamente mancano dei pignoni intermedi. Tanto più che l'adozione della compact esalta queste differenze. Col “rischio” di trovarsi praticamente sempre a pedalare col 50 davanti (anche per avere una linea di catena favorevole). In questo settaggio, insomma, è una bicicletta dedicata alla salita, oppure pronta per chi voglia viaggiare.

Manubrio e attacco sono marchiati Canyon così come il reggisella che è dotato di un offset di 25 millemetri ad ulteriore vantaggio di chi cerca una posizione comoda e per lunghe percorrenze.
Sempre ricchissima la dotazione di accessori fornita con la bicicletta. Oltre alla bustina con i catarifrangenti da fissare alle ruote, per chi volesse essere sempre visibile al massimo, sono presenti i manuali e la garanzia ed anche un cd che contiene i manuali, in formato pdf, di tutti i componenti montati di serie sulla bicicletta. Sono i manuali forniti direttamente dalle case costruttrici dei singoli componenti e possono tornare decisamente utili per non sbagliare in caso di manutenzione domestica. Tanto più che Canyon fornisce anche una chiave dinamometrica per non rischiare di serrare troppo le viti e rovinare filetti o componenti. Si tratta di una chiave semplice, che misura la torsione della chiave stessa. Ma è decisamente efficace (e se la paragonate ad una chiave più costosa, potrete notare che la precisione è davvero notevole).

Conclusioni

Anche nelle considerazioni conclusive non si può che ripartire dal prezzo, ma sarebbe un errore considerare solo questo, visto che la bontà della bici è proprio nel rapporto di qualità che c'è a quel costo.
Una bicicletta che possiamo consigliare a tutti. Chi comincia può farlo nel modo migliore. Ma anche chi pedala già su una bicicletta da corsa potrebbe restarne sorpreso. Si tratta pur sempre di un mezzo tecnologicamente al passo coi tempi.

Scheda tecnica

  • Modello: Endurace AL 6.0
  • Materiale del telaio: Alluminio
  • Forcella: Canyon One One Eight SL
  • Gruppo: Shimano 105
  • Pedali: non inclusi
  • Guarnitura: Shimano 105 (50-34)
  • Pacco pignoni: Shimano Ultegra (11-32)
  • Catena: KMC X11L
  • Deragliatore: Shimano 105
  • Cambio: Shimano 105
  • Freni: Shimano 105
  • Leve cambio: Shimano 105
  • Serie Sterzo: Tante IS-22 SCT
  • Manubrio: Canyon H28 Aluminium
  • Attacco Manubrio: Canyon V15
  • Reggisella: Canyon S23 VCLS (arretramento 25 mm)
  • Sella: Selle Italia X1
  • Ruote: Mavic Aksium One
  • Coperture: Continental Gran Prix 4000s II
  • Colori: Nero-giallo o grigio-ciano
  • Misure: 6 misure da XS a XXXL (7 taglie)
  • Peso*: 8,3 chilogrammi
  • Prezzo indicativo: 999,00 Euro
  • *senza pedali
  • Costruttore: Canyon
    www.canyon.com

 

Rinforzo di protezione per il passaggio dei cavi sotto la scatola del movimento centrale

I cavi di cambio e deragliatore scorrono all'interno del tubo obliquo

Il tubo di sterzo è piuttosto alto e favorisce una posizione piuttosto comoda sulla bicicletta

Le saldature sono abbondanti ed evidenti sulla scatola del movimento centrale

La chiave dinamometrica è dotata di diverse misure per viti con testa esagonale e torx (per il manubrio)

Le informazioni di uso e manutenzione sono abbondanti. È bene conservare con cura questo materiale.