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Sicurezza fibra di carbonio? Certo. E si ripara pure

17 mar 2014

La fibra di carbonio si rompe? Sì, ma non più di altri materiali. Lo ribadiamo visto che in questi giorni sta girando la fotografia dello sfortunato Ignazio Moser rimasto vittima di un incidente in allenamento che, oltre ai danni fisici (botte, escoriazioni e punti di sutura) gli ha lasciato la bicicletta in condizioni che hanno preoccupato più di un lettore.

Su Cyclinside abbiamo trattato più volte l'argomento sulla sicurezza della fibra di carbonio. Viste le caratteristiche del materiale, il composito offre una resistenza enorme lungo determinate linee di applicazione della forza, ma è decisamente più fragile se vi si applica una forza per cui non è progettato. E il risultato è disastroso ovviamente. Un ciclista che viene tamponato da un'automobile, un telaio che finisce nel mucchio dei corridori in una caduta (con qualcuno che vi precipita su pesantemente), molto probabilmente arriverà a spezzarsi. Certo l'effetto è sensazionale, ma il risultato è un telaio inservibile come un telaio in metallo che rimane piegato sotto la stessa forza: da buttare. Cambia poco quindi.

In proposito, vi riportiamo a un articolo pubblicato un po' di tempo fa con un'intervista a Sena Daccordi che spiega cosa si può fare (e cosa vale la pena) in caso di una rottura di un telaio in fibra di carbonio.

Cliccate qui per andare all'articolo.

Dubbi sulla riparazione del carbonio? Ecco una spiegazione interessante:

Qualche anno fa eravamo da De Rosa a curiosare sulle biciclette che avrebbero corso il Giro d'Italia.  Nel banco prove trovammo un telaio, allora di Petacchi, che era stato riparato dopo una caduta in cui si era danneggiato il tubo superiore. De Rosa decise di ripararlo proprio per sperimentarne l'efficacia ma poi diede comunque al corridore un telaio nuovo. Quello danneggiato e riparato lo tenne in azienda. Lo mise nella macchina dei test come testimonia la foto che gli scattammo allora e lo lasciò "andare". Al momento in cui eravamo a Cusano Milanino, nello stabilimento di De Rosa, il telaio aveva già superato i cicli di sollecitazioni standard che sarebbero bastati per l'omologazione. E ancora non aveva dato segni di cedimento. Tanto più che si trattava, comunque, di un telaio già usato dal corridore, non nuovo. 

Insomma, una dimostrazione che le riparazioni possono essere molto efficaci.