De Rosa 2016. Ecco la SK Pininfarina e poi arriva il nuovo marchio: Milanino, la terza generazione

De Rosa scatta e rilancia, come un corridore che va in fuga e non si fa più riprendere. E aggiunge interesse alla sua produzione che resta una delle poche, tra i grandi marchi, a coprire tutta la gamma dei materiali.

Ha presentato (ed è in mostra in questi giorni a CosmoBike Show), la nuova bicicletta frutto della collaborazione con Pininfarina: la SK Pininfarina. Un esempio di aerodinamica e pulizia delle linee che si riassumono nella nuova top di gamma della ditta di Cusano Milanino, vicino Milano. Stile e modernità nelle forme abbondanti che vogliono le soluzioni moderne (sterzo conico, con la parte inferiore da 1” e 1/4), movimento centrale da 86,5 millimetri e, soprattutto “il sistema di stampaggio inner mold tooling è una vera e propria rivoluzione perché permette il raggiungi- mento di un risultato finale eccellente: grazie all’alta precisione del procedimento di stampa tridimensionale e all’utilizzo di una particolare resina il telaio trae vantaggi sia in termini di leggerezza che di rigidità.” Come spiega lo stesso De Rosa.

Nuovo Classico: è il nome del telaio in acciaio che De Rosa non smette di produrre, e fa bene. Tubi tradizionali e un blu lucente che attira lo sguardo. Montato con il gruppo Veloce di Campagnolo, colorazione silver, è uno spettacolo per gli occhi. Una nota speciale? La piastrina anteriore in metallo rivettata sul tubo di sterzo. Quanti la fanno ancora così sui telai in acciaio?

De Rosa 2016

Nuove generazioni

Quello del 12 settembre è stato un battesimo speciale per la famiglia De Rosa. È nato il marchio Milanino. Un nome che conoscevamo già, quello con cui De Rosa firmava le biciclette destinate all’urban. Oggi il marchio vive di vita propria ed è gestito dalla terza generazione di casa De Rosa. Le foto di Danilo e Cristiano che brindano sono l’augurio per un marchio nuovo e una generazione che rilancia con belle biciclette, dal gusto classico, ma molto moderne e per un utilizzo che va oltre la città. Bel lavoro (e in bocca al lupo!)

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