4 apr 2013 – Tecnologia completamente rivoluzionaria basata sulla fibra di carbonio. Ecco la nuova Bianchi Infinito. Il modello che forse era rimasto un po’ in disparte dopo le scorse innovazioni che hanno riguardato la Oltre viene rilanciato con forza dalla casa di Treviglio. Tanto da dedicare, solo a questa bicicletta, un evento a ridosso della Parigi-Roubaix del 2013.
E la scelta non è casuale visto che la Infinito è proprio dedicata alle lunghe distanze, magari su fondi stradali scomodi come quelli che affronteranno i corridori nella regina delle Classiche del Nord.
La nuova Infinito CV è stata già utilizzata da Juan Antonio Flecha al Giro delle Fiandre e il corridore argentino l’ha già pronta per la Parigi Roubaix.
È proprio sui terreni difficili delle Classiche che questa bicicletta tira fuori il meglio di sé
Il segreto, come dicevamo, è nella fibra di carbonio. La tecnologia si chiama Countervail Vibration Cancelling, non si tratta di smorzare le vibrazioni, ma proprio di eliminarle. I grafici della propagazione delle vibrazioni parlano chiaro d’altra parte. La capacità di annullamento delle vibrazioni aumenta del 60 per cento con la soluzione adottata da Bianchi.
Ma di cosa si tratta esattamente?
Un materiale viscoelastico è stato integrato all’interno della fibra di carbonio in posizioni definite “strategiche” (ma tenute segrete dai progettisti). Il vantaggio nell’annullamento delle vibrazioni si traduce in un minore affaticamento muscolare ma anche in un migliore controllo della bicicletta. Demandando a questa soluzione il comfort della bicicletta si è potuta sfruttare la fibra di carbonio per dare al telaio una rigidità ancora superiore rispetto alla versione precedente (da cui è stato anche alleggerito: ora pesa 950 grammi nella misura 54).
Rispetto alla versione precedente il telaio Infinito CV è stato completamente rielaborato. La costruzione in monoscocca prevede lo sterzo conico (un pollice e un ottavo – un pollice e mezzo) e un allungamento del carro posteriore e, di conseguenza, anche del passo della bicicletta. Anche il tubo di sterzo risulta più lungo e, soprattutto, viene fatto variare per ognuna delle otto misure con cui sarà disponibile (a partire da giugno 2013) la nuova Infinito CV.
Mediamente il passo è di circa un centimetro in più rispetto alla geometria della Oltre.
Anche per freni a disco
Nella nuova versione la Bianchi Infinito CV pone anche un nuovo standard: i freni a disco. Ormai sono (saranno) una realtà anche nel ciclismo su strada, e allora bisogna pensare a telai dedicati allo sforzo differente provocato dalle sollecitazioni del freno posto sul fodero destro della forcella e sul forcellino posteriore. In questo caso, e al contrario della versione standard, il nuovo telaio non è ancora omologato dell’UCI, ma viste le novità in arrivo in fatto di componentistica, Bianchi si è portata avanti. Fermo restando che il divieto di utilizzo dei freni a disco comprende le competizioni ufficiali, ma nulla vieta di usarli nelle normali uscite.
Nel video si vede l’effetto delle vibrazioni su foderi posteriori tradizionali e con Countervail. Ovviamente i due foderi sono agganciati alla stessa pedana che imprime le stesse vibrazioni ad entrambi.