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News 2015: Grafene, ultima frontiera. E Vittoria esordisce con ruote da fantascienza

03 ott 2014

Grafene ultima frontiera? Pare proprio di sì. È il materiale del futuro, si è presentato facendo meritare il premio Nobel ai due fisici che ne hanno elaborato scoperte e applicazioni Andre Geim e Konstantin Novoselov e, fermi tutti, non presuppone nuovi materiali dal costo mostruoso per il pubblico. Chiaro? Adesso ripartiamo dall’inizio.

Il Grafene è il materiale con cui Vittoria ha esordito in fiera a Padova (una novità assoluta presentata nella fiera italiana, non a Eurobike, ci sarebbe e ci sarà da dire pure di questo, ma in altra sede) con una gamma di otto ruote per la strada e quattro per la mountain bike.

Al di là della novità assoluta di casa Vittoria, che vantaggi dà il Grafene? Il materiale viene aggiunto nella fibra di carbonio con cui vengono realizzati i cerchi delle ruote. L’aggiunta di questo materiale rende il composito più resistente ed elastico: esattamente ciò che è ideale per un cerchio di bicicletta. Il cerchio, infatti, deve essere rigido e non disperdere le energie, al tempo stesso deve essere elastico a sufficienza per permettere alla ruota quel comportamento dinamico che si traduce nelle caratteristiche di guidabilità della bicicletta. Una ruota ipoteticamente inflessibile diventerebbe difficilissima da gestire, anche per questo (prima di tutto rimane la questione aerodinamica) si tende a non preferire le ruote a disco sull’anteriore. È per questo, inoltre, che non si consigliano ruote a profilo troppo marcato quando ci sono da affrontare discese impegnative e veloci.

Vittoria rivoluziona il suo catalogo con l’introduzione delle ruote e lo fa sfruttando il lavoro di una società costituita appositamente per lo studio dei materiali: Directa Plus alla guida dell’ing Giulio Cesareo.

«Il grafene è un materiale molto particolare – ha detto a Cyclinside.com il fondatore di Directa Plus – è bidimensionale perché è costituito da un singolo strato di atomi di carbonio con caratteristiche eccezionali: estensibile, flessibile e impermeabile. Può essere applicato ovunque.

«Sulle ruote, ad esempio, permette di contenere molto il riscaldamento della pista frenante del cerchio: è stato calcolato il 20 per cento in meno e permette anche di ridurre il peso anche se in Vittoria, in questo momento, non si sono rivolti a questa caratteristica nelle definizione delle ruote. La leggerezza, casomai, ne è una conseguenza».

Non scende troppo in dettagli, l’Ing. Cesareo su come il grafene venga inserito all’interno del carbonio «La sua lavorazione è molto particolare – spiega – vengono utilizzati una sorta di giganteschi forni a microonde».

Poi si lascia sfuggire anche delle future applicazioni. Viste le caratteristiche del grafene perché non vederlo all’interno degli pneumatici?
«In effetti è un’applicazione “naturale” – conferma – si possono costruire penumatici “intelligenti” perché a seconda dell’uso gli atomi si dispongono in maniera ottimale. I fogli di grafene sono degli additivi molto più efficienti del “Carbon Black” perché si dispongono lungo il verso di rotolamento della gomma dandole scorrevolezza. Al tempo stesso in frenata e in curva aumentano la tenuta, il foglietto di grafene ruota con la gomma, con risultati quindi non in contrasto con la scorrevolezza».

La gamma vede al vertice le ruote Qurano, disponibili con diversi profili: 46-42 millimetri, 1.298 grammi di peso. Vi diciamo subito il prezzo: 1.450,00 euro. Ma ci sono anche le versioni da 60 millimetri e da 84. Poi si va a scendere di gamma. Interessante il lavoro sulla fibra di carbonio, a prescindere dalla presenza del grafene si è lavorato con molta attenzione sulla forma del cerchio ed anche sui dettagli. Ad esempio il foro della valvola smussato aiuta nel montaggio della copertura ed evita i rumori fastidiosi che a volte si generano nell’utilizzo.

Decisamente interessante il mozzo in alluminio. Lavorazione con metodo Cnc e precisione assoluta, soprattutto dotato di un sistema di sgancio della ruota libera che permette di liberare il pacco pignoni, assieme al corpetto ruota libera, senza alcuna necessità di chiavi. Un sistema rapidissimo per sostituire il corpetto compatibile Shimano/Sram con quello compatibile Campagnolo, ma anche un modo rapido per chi volesse cambiare rapidamente l’assortimento dei rapporti.

Tutta la gamma, comunque, è presente qui:

Ci sono ancor dei settori da completare. Ad esempio mancano le ruote per freno a disco, ma alla richiesta diretta da Vittoria sorridono: il progetto c’è ed è già ben chiaro. E vedremo presto le ruote Vittoria anche sulle biciclette che contano, c’è da scommetterci.
Per tutti i dettagli della gamma ecco il sito Vittoria: www.vittoria.com

Vittoria si presenta al 2015 anche con un nuovo logo. E d'ora in poi saranno marchiati Vittoria anche le coperture destinate alla mountain bike. Si abbandona il marchio Geax.