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I freni a disco? Ci saranno, nonostante qualche problema

19 dic 2013

Dopo tanto parlare di freni a disco non è certo un spinta a favore di questa soluzione nelle bicicletta da strada l'inciampo in cui è capitata Sram. Un primo richiamo parziale di alcuni pezzi prodotti, poi, a metà dicembre, il richiamo totale dei sistemi frenanti idraulici a disco messi a punto dalla casa americana. Un pasticcio e un guaio perché ci si è accorti che in condizioni di freddo estremo la pinza frenante poteva portare ad una perdita di pressione improvvisa del circuito idraulico e conseguente con perdita totale della potenza frenante. Un guaio perché l'intoppo capita su un componente su cui c'era già un certo scetticismo da parte della comunità pedalante. Non certo un bene per il mercato, compreso quello della concorrenza poiché le voci del bar fanno presto a generalizzare.

Facciamo un po' di chiarezza però. Il problema rilevato nei freni Sram non ha niente a che vedere sul motivo per cui l'UCI ancora non ha reso legale questo tipo di freno nelle competizioni su strada. L'UCI, infatti, fa riferimento ad una potenziale pericolosità dei dischi che si arroventano e, in caso di caduta, potrebbero portare a seri problemi. Niente a che vedere col problema che, evidentemente, è di tipo costruttivo o progettuale di Sram.

In questo momento di difficoltà commerciale della casa americana, però, ci sentiamo di spezzare anche una lancia a suo favore. Quello che sta facendo Sram con questo richiamo, è nel pieno rispetto della legislazione americana riguardante il problema rilevato su alcuni pezzi della produzione. Le leggi al riguardo in America sono molto severe e Sram non ha potuto fare altro che andare in questa direzione.

E gli altri non sbagliano? A volte, sì, a volte meno, a volte operano dei richiami in maniera più soft operando la sostituzione di parti difettose quando il cliente si accorge del problema. Ovviamente se c'è un discorso di sicurezza la priorità è assoluta (e certo gli altri nomi importanti del settore non sono da meno), ma Sram in questo momento è quella che ne esce con il danno maggiore. Un problema di freni a disco in generale? Nemmeno, perché questo tipo di freno è presente da diversi anni nella mountain bike e la stessa Sram ne produce, quindi non è questione di tecnologia poco matura. È un errore, che Sram, con onestà, sta riparando e cercando di tenere informati i suoi clienti il più possibile. Ha persino dedicato un sito internet a questo scopo.
Infine, ecco il video dello stesso Stan Day, presidente di Sram: