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Bosch 2016. Nyon, la soluzione definitiva. E tanto altro

26 giu 2015

REUTLINGEN (Germania) - In casa Bosch quando ti presentano i nuovi prodotti, lo fanno con discrezione. Come a dire, niente di più di quello che sappiamo fare. Pragmatismo tedesco forse, oppure coscienza di fare un lavoro nel modo giusto per cui non serve esaltare oltre i fatti concreti.

Non è una novità Bosch, nemmeno su queste pagine (avevamo avuto modo di provare e approfondire già la tecnologia della casa tedesca, ecco l'articolo). L'azienda tedesca è più che affermata sul mercato, ma sa che per rimanere sulla cresta dell'onda non ci si può fermare. E la presentazione dei nuovi prodotti 2016 (ma praticamente già sul mercato) non delude affatto. Anzi, rilancia in un settore che in Italia è in espansione più che mai. Ormai una bicicletta a pedalata assistita può sostituire uno scooter in città (e chi dice di no è perché non l'ha provata). È più efficiente e decisamente più economica, anche se si sceglie nel top della gamma, dove i prezzi non sono certo quelli di un prodotto entry level. Ma neanche le prestazioni.

Dura di più

È proprio attorno al miglioramento delle prestazioni e dell'efficienza che punta la linea 2016 di Bosch. Al nuovo anno l'azienda tedesca si presenta anche con due batterie nuove, da 500 Wh, di cui non cambiano ingombri e pesi rispetto ai modelli da 400 Wh già conosciuti e posizionabili nella parte posteriore della bici o sul tubo obliquo. Stesse dimensioni, quindi perfettamente utilizzabili da chi voglia aggiornare la propria e-bike senza alcuna modifica aggintiva: basta togliere la vecchia batteria ed inserire la nuova.

Va sottolineato come quella di Bosch non è solo un'evoluzione in termini di capacità di energia immagazzinabile all'interno della batteria. La casa tedesca punta sempre all'affidabilità: «Avremmo potuto mettere anche più potenza – spiegano i responsabili della casa tedesca – ma avremmo rischiato di perdere in affidabilità nel tempo. Non è un prodotto da cambiare ogni anno (la stima è di circa 50mila chilometri di utilizzo, ndr)».

Performance Line CX

Quando avevamo provato una e-bike dotata di motore della linea Performance ne avevamo apprezzato tutta la potenza. Che non è solo velocità raggiungibile ovviamente (c'è il limite dei 25 km/h imposto dalla legge), quanto nella capacità di “aiuto” che il motore riesce a dare nei tratti più difficili: in salita. Con la Performance Line CX (che va ad aggiungersi alle già presenti Performance Line e Active Line), Bosch va ancora di più in direzione di chi utilizza la mountain bike e, quindi, si trova ad affrontare tratti con pendenze importanti. La potenza è stata aumentata da 60 a 75 Nm migliorando la forza di utilizzo anche nelle accelerazioni in salita utilizzando un rapporto lungo e, sopratutto, facilitando le ripartenze in salita. La nuova linea di motori (distinguibile da una verniciatura più scura più resistente ai graffi) è pensata anche per interagire meglio con le nuove rapportature in arrivo sul mercato e, ancora di più, diventa importante lo “shift recognition”, ovvero la capacità di sentire e assecondare il calo di potenza nella spinta della pedalata che favorisce il passaggio della catena da un pignone all'altro. Il motore Bosch, infatti, è dotato di un misuratore di potenza interno che valuta fino a mille volte al minuto, la potenza applicata dal ciclista ed è in grado di “percepire” quando si sta agendo sul cambio così da diminuire leggermente la potenza erogata e favorire la velocità di cambiata senza stressare gli organi della trasmissione (catena soprattutto).

Nyon, il nuovo (super)computer di bordo

La tecnologia Bosch nelle e-bike consta di tre elementi: motore, batteria e computer di bordo. È attraverso quest'ultimo che, in grado di leggere il comportamento del motore, con i dati che questo invia costantemente, e l'efficienza della batteria, che un'e-bike dotata di sistema Bosch può rendere al meglio. L'implementazione del nuovo Nyon è un passo avanti importante e, lo diciamo subito, può essere aggiornato anche su sistemi già presenti sul mercato che possono godere delle funzionalità aggiuntive del novo sistema.

Si presenta subito come un prodotto innovativo e non solo per le funzionalità. Balza all'occhio la dimensione molto più grande del display rispetto al precedente Intuvia. Ora include un vero e proprio navigatore gps che può essere programmato direttamente via computer. Il programma a disposizione permette di pianificare percorsi dettagliati (impostando, ad esempio, tutte le deviazioni necessarie) e trasferirli sul Nyon alla prima sincronizzazione.

Il Nyon registra i dati di tutte le uscite e permette di analizzarli successivamente per poter avere un riscontro effettivo sul progredire dell'allenamento grazie alla misurazione della potenza e può essere interfacciato anche con una fascia cardio (attraverso connessione bluetooth). Il collegamento via bluetooth permette anche di agire tramite uno smartphone per personalizzarne le funzioni e valutare l'autonomia residua di energia in base al tipo di utilizzo.

Autonomia sotto controllo

L'autonomia è un punto cruciale di tutte le biciclette a pedalata assistita. È la prima domanda che viene posta e, spesso, anche il primo dubbio dei clienti insoddisfatti.

«Riceviamo spesso chiamate di clienti che pensano di avere la bici con qualche difetto – spiega Claus Fleischer, Ceo della divisione ebike di Bosch – per poi scoprire che utilizzano male la loro ebike. Per questo abbiamo creato, sul nostro sito, un simulatore che permette di valutare con una buona approssimazione l'autonomia del proprio sistema in base all'utilizzo che se ne fa».

Ecco il simulatore.

Anche il Nyon è in grado di valutare l'autonomia residua in base al percorso da affrontare che viene calcolato, oltre che per la distanza, anche per l'altimetria. Per questo il dato risultante è molto attendibile.

Il sistema, inoltre, calcola l'autonomia residua in base ai percorsi fatti normalmente, dando una stima sempre più precisa e senza il rischio di rimanere senza energia.