Pronti a partire? Se il vostro viaggio prevede un passaggio in aereo sarà bene che la bicicletta sia pronta all’avventura e, soprattutto, arrivi in perfette condizioni a destinazione.
Per far viaggiare la bicicletta in aereo ci possono essere diverse soluzioni, le più pratiche sono due: passare per l’acquisto di una valigia dedicata, oppure improvvisare una valigia sfruttando un imballo estemporaneo.
La valigia dedicata è dotata di agganci appositi per tenere la bicicletta ferma anche in caso di qualche trasportatore un po’… frettoloso e per questo è, ovviamente, la soluzione ideale. Però se non si hanno in programma viaggi frequenti in aereo l’acquisto può essere eccessivo.
La soluzione alternativa è davvero lo scatolone di cartone ma… perché comprarlo nuovo?
Con un po’ di pazienza e conoscendo un negozio di biciclette sarà facile trovare quel che serve, magari il negozio sarà pure contento di sbarazzarsi gratuitamente di un cartone utilizzato per la consegna di una bicicletta. Gli scatoloni, alcuni molto robusti, possono facilmente essere riutilizzati per il trasporto di una bicicletta.
Ecco le dieci regole per non sbagliare:
1. Prima di tutto occorre verificare i limiti di dimensione (e di peso) del bagaglio da spedire. Tra le diverse compagnie aeree ci possono essere differenze, per cui conviene controllare con quella con cui si prevede di viaggiare. Tutte, comunque, dovrebbero prevedere la possibilità di un trasporto fuori misura (caso mai va verificato il prezzo che potrebbe far diventare molto costosa una compagnia economica). In ogni caso conviene presentarsi al check in con un buon anticipo.
2. Non tutti gli scatoloni sono di spessore sufficiente. Conviene procurarsene uno sufficientemente robusto e che non si rompa facilmente. Nel caso (pensiamo soprattutto al viaggio di ritorno dove non è detto che si abbia a disposizione lo scatolone dell’andata), si può pensare a irrobustirlo unendo due scatole.
3. Anche nello scatolone la bici deve essere protetta. Si possono fasciare le tubazioni con indumenti che poi verranno utilizzati per il viaggio.
4. I pedali, per motivi di ingombro, vanno smontati. Vanno avvolti in un imballo sufficiente perché non facciano danni. Meglio se fissati direttamente ad un elemento della bici (ad es. la sella).
5. Il manubrio va piegato e ritorto direttamente sul tubo superiore. Quest’ultimo deve essere protetto nel punto di possibile impatto col manubrio. Nel caso si debba smontarlo, conviene togliere l’attacco dal cannotto sella e poi immobilizzare il tutto al telaio riducendo l’ingombro e cercando di annullare tutti i punti di contatto di parti che potrebbero rovinarsi toccandosi tra loro.
6. Le ruote. Vanno smontati i bloccaggi rapidi e messe in buste realizzate con un imballo. Il pacco pignoni va rivolto sempre verso l’esterno della scatola.
7. La chiusura della scatola va fatta con cura. Gli spedizionieri utilizzano apposite graffettatrici. Non è indispensabile il punto metallico ma, in ogni caso, conviene ripassare tutti gli angoli con abbondanza di nastro da pacchi: sono i punti più soggetti a sfregamenti. Attenzione a sgonfiare le gomme. La stiva dell’aereo non è pressurizzata e potrebbero esplodere.
8. Assicurarsi di portare con sé tutte le chiavi necessarie alla messa in opera della bici.
9. Scrivere chiaramente, fuori della scatola o con apposite etichette, che all’interno vi è materiale fragile che non deve essere schiacciato. Se si va all’estero, ovviamente, va scritto anche in inglese. È un avviso che probabilmente verrà ignorato, ma meglio metterlo.
10. Una volta a destinazione lo scatolone si potrà anche buttarlo, ma conviene verificare prima di potersene procurare un altro per il viaggio di ritorno.
Redazione Cyclinside