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Il ragnetto

La funzione di questo pezzo è di offrire un aggancio dall'interno per poter tirare la forcella e serrare adeguatamente la serie sterzo. Deve il suo nome buffo alla forma che caratterizza il primo componente di questo tipo. All'arrivo delle serie sterzo aheadset, infatti, le forcelle in fibra di carbonio ancora non esistevano e i cannotti forcella erano interamente in alluminio o in acciaio.
Il ragnetto ha una parte centrale filettata che permette l'aggancio da parte della vite a brugola dalla parte superiore del tubo forcella.
Attorno a questa parte è presente il sistema di aggancio al tubo forcella.
Nei modelli destinati a tubi forcella in acciaio, alluminio o titanio, sono presenti delle linguette metalliche che fanno presa sulle pareti interne del tubo.

Con i cannotti in fibra le linguette metalliche rischierebbero di segnare il carbonio creando spunti di rottura e sono stati dunque elaborati sistemi alternativi.
Solitamente per questi modelli il ragnetto (che mantiene il nome anche se perde la forma da insetto) è costituito da parti cilindriche ad espansione (spesso coadiuvate da un inserto gommoso) che fanno presa con uniformità all'interno della forcella.

Il compito del ragnetto, in effetti, si esaurisce con il montaggio e la registrazione della serie sterzo. Una volta strette le viti che tengono fisso l'attacco manubrio sulla forcella, infatti, il sistema è perfettamente stabile e ci si potrebbe tranquillamente sbarazzare di ragnetto e cappellotto di chiusura sulla testa del tubo forcella.
Non sarebbe tuttavia pratico un intervento di questo tipo poiché richiederebbe un lavoro continuo ad ogni minima regolazione dello sterzo o dell'attacco manubrio. E il peso non ne gioverebbe poi tanto.