Rappresentano uno dei tre punti di contatto del ciclista col mezzo meccanico. Ogni pedale è costituito da un asse che si avvita sulla pedivella, un sistema di sfere o di cuscinetti permette la rotazione del corpo pedale sull’asse consentendone il movimento.
Il pedale deve garantire un appoggio efficace al piede del ciclista e per questo motivo è dotato di un aggancio che trattiene la scarpa appositamente progettata. Proprio il sistema di aggancio rappresenta l’evoluzione più importante della bicicletta moderna. Da un sistema in cui il piede veniva trattenuto da una cinghietta si è passati ai meccanismi attuali che prevedono un vero e proprio aggancio dello scarpino che, tramite un’apposita tacchetta, diventa un tutt’uno col pedale stesso.
È facilmente intuibile, a questo punto, come il posizionamento delle tacchette sotto gli scarpini sia di primaria importanza per avere una pedalata corretta, efficace e che non possa causare problemi.
Per il posizionamento delle tacchette si faccia riferimento a questa pagina.
Nel particolare
Il sistema di aggancio
Il concetto di funzionamento riprende nell’idea i sistemi da sci (non è un caso che la ditta che per prima si impose nei pedali a sgancio rapido fu proprio la francese Look, specializzata in agganci da sci).
L’aggancio del pedale avviene puntando la tacchetta sulla parte anteriore del pedale e poi facendo forza direttamente spingendo sul pedale. Il “click” che si sente testimonia l’avvenuto aggancio della tacchetta. Per liberarsi basterà ruotare il piede verso l’esterno (ma, spesso, anche verso l’interno) e si è nuovamente separati dalla bici. Questo sistema rappresenta un passo in avanti notevole in termini di sicurezza. In caso di caduta, infatti, il ciclista si libera immediatamente della bicicletta senza restarvi imprigionato come avveniva con i pedali a cinghietto. Un colpo sufficientemente forte, infatti, permette al piede di liberarsi immediatamente.
Il sistema di aggancio può essere tarato in forza e in libertà angolare. Nel primo caso si può regolare la tensione della molla che agisce sulla placchetta che imprigiona la tacchetta e si può decidere quanta forza sia necessaria per liberare il piede o permetterne l’aggancio.
La libertà angolare del piede significa quanto il piede può ruotare sul piano del pedale senza provocarne lo sgancio. Questa soluzione è stata adottata per lasciare al piede la possibilità di un minimo assestamento ed eliminare il rischio di infiammazioni tendinee dovute al posizionamento fisso.
Il corpo del pedale
È la parte più visibile del pedale. Il materiale in cui è realizzato influisce sulla qualità del pedale. Ovviamente si cerca la maggiore leggerezza e all’acciaio viene preferita la lega di alluminio, il titanio, il magnesio e, addirittura, la fibra di carbonio. Il pedale deve anche offrire una superficie di appoggio adeguata per sostenere la forza che viene applicata dalla scarpa. La forma deve permettere al pedale di trovarsi, una volta sganciato, orientato per favorire il successivo riaggancio rapido. L’evoluzione degli scarpini da ciclista e della tecnologia impiegata per la costruzione delle suole ha permesso di realizzare anche pedali e tacchette molto ridotti demandando la robustezza dell’appoggio proprio alla rigidità della suola.
L’asse
Acciaio o titanio: sono questi i materiali scelti per l’asse. Il secondo è più leggero e, quindi, più pregiato. I sistemi moderni affidano la rotazione a cuscinetti sigillati che danno una garanzia di praticità maggiore rispetto a coni e controconi da regolare perfettamente. I cuscinetti, una volta rovinati, si sostituiscono e il movimento torna come nuovo. È molto probabile, comunque, che un cuscinetto possa durare per tutta la vita del pedale.
La scelta del pedale
Al di là del gusto estetico selezionare il nuovo pedale deve prendere in considerazioni abitudini e preferenze di pedalata del ciclista. Tutti i pedali moderni permettono al piede un minimo di libertà angolare. Questo significa che il piede, pur essendo trattenuto in sede con forza, è lasciato libero di ruotare per qualche grado rispetto all’asse del pedale (prima di sganciarsi). Si tratta di una soluzione importante poiché previene l’insorgere delle infiammazioni e perdona qualche difetto di pedalata. Nei modelli più pregiati è anche possibile scegliere quanto sia la libertà radiale mediante una leva di regolazione oppure sostituendo il tipo di tacchetto sotto la suola della scarpa. È anche possibile eliminare del tutto la possibilità di movimento del piede mediante l’utilizzo di apposite tacchette con una sagoma diversa.
Diverse tipologie
Non è il pedale ad agganciare la tacchetta ma… può accadere il contrario. È il caso di alcuni modelli (tra cui segnaliamo i pedali Speedplay) che hanno il meccanismo di aggancio direttamente nella tacchetta. Il pedale non è altro che un supporto che viene inglobato dalla tacchetta al momento dell’aggancio. Meglio, peggio? Si tratta di sistemi differenti ed è difficile stabilirne una supremazia assoluta. In linea di massima i modelli migliori sono quelli che posso espellere più velocemente lo sporco e quindi i modelli dalle forme essenziali (gli Speedplay rientrano in questa tipologia).